Non posso esimermi dall’esprimere il
mio pensiero sulla situazione venutasi a creare in questo periodo in cui sono
state scelte le persone che formeranno il nuovo consiglio di amministrazione ed
il loro Presidente. Aldilà delle ripetute polemiche sui giornali locali,
polemiche sulle quali è molto più opportuno non dare opinioni ora che sembrano quietate
le acque dopo il completamento delle nomine delle persone che andranno a formare
il Comitato di Indirizzo, sento il
dovere di spezzare una lancia a favore della Fondazione dopo le critiche
apparse sulla stampa del 13 aprile u.s. Nell’articolo veniva elogiato quanto deliberato dalla Fondazione perugina
che noi stessi abbiamo sempre apprezzato per l'alta professionalità
imprenditoriale del suo Presidente e del suo Consiglio per interventi sul
territorio ed in particolare per il
recente intervento riguardante il teatro
“Turreno”.
Per quanto riguarda il nostro teatro
Verdi, mi piace ricordare che almeno sei anni or sono, quando l'Amministrazione
Comunale richiese alla Fondazione Carit, nelle persone del Presidente e del
sottoscritto (allora Vicepresidente) per partecipare economicamente alla
ricostruzione del teatro fu risposto che la Fondazione avrebbe potuto esaminare
il problema alle condizioni che il teatro stesso fosse completato, almeno per quanto
riguarda la sala spettatori, secondo il progetto ottocentesco dell'architetto
Poletti il quale aveva realizzato altri due teatri, quello di Rimini e quello
di Fano ricostruiti come quelli preesistenti.
Tale proposta rappresentava l’unico modo per poter
riconsegnare alla città un punto di riferimento culturale significativo, una
identità del passato ed un vanto di oltre un secolo. Del resto tante città
italiane ed anche straniere hanno seguito le stesse convinzioni di scelta confermate
dalle ricostruzioni effettuate fino ad oggi. Solo pochi giorni orsono per
esempio la vicina Gualdo Tadino ha inaugurato il teatro “Talia” ricostruito
secondo il progetto ottocentesco e dopo aver demolito quello realizzato in toni
moderni nel poriodo post bellico. Alla nostra proposta l’amministrazione
comunale rispondeva che il progetto era stato già approntato e che esso
costituiva sostanzialmente la ricostruzione del cinema teatro” e che non poteva
prendere in considerazione soluzioni diverse. Comunque un’ idea progettuale
proposta alla stessa Fondazione in tempi più recenti dalla associazione culturale Ternideale prevedeva nello stesso
teatro polettiano la presenza di apparecchiature tecnicamente avanzate per la ripresa in 3D degli
spettacoli perché il teatro stesso potesse
divenire anche un teatro di posa in modo che il suo uso potesse contribuire ad
unagestione economica sostenibile.
A tale proposito è bene ricordare che
l’attuale Presidente uscente aveva manifestato in una sua dichiarazione, riportata
dalla stampa, un pieno apprezzamento dell’idea progettuale proposta.
E’ bene ricordare che la soluzione
perseguita dall’ Amministrazione Comunale sia ancora tutta da decidere anche se
recentemente l’attenzione si è concentrata più sulla realizzazione di spazi commerciali
(ristorante a piano platea) e meno su quelli culturali e ci meraviglia che ad
appalto già in parte concluso non esista ancora un progetto globale definitivo.
Non si può affermare comunque che la
Fondazione non si era resa disponibile, guardando alto e lontano, ad affrontare
e risolvere problemi importanti per la città.
Un altro un altro argomento che non mi
piace sottacere è quello che riguarda la fontana di piazza Tacito. Ma quanto
mai una sostenitore economico finanzia nel giro di 20 anni due volte uno stesso
lavoro? Ricordiamoci che negli anni ’90 la Fondazione Carit finanziò il
restauro dei mosaici del Cagli con uno stanziamento di circa 40 milioni di
vecchie lire; oggi la stessa Fondazione stanzia 250 mila euro per rifare circa
gli stessi lavori fatti allora solo perché chi di dovere non ha mai eseguito le
manutenzioni continue indicate dettagliatamente dalle autorità competenti.
Ma perché ancora non si è concluso
nulla e la Fondazione è ritenuta responsabile di tanti ritardi, quando per quel
che mi risulta, è solo finanziatrice?
Grazie per l’attenzione
Belli Giuseppe